ECCO, IO FACCIO NUOVE TUTTE LE COSE – IV giorno
Segno della Croce Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Invocazione O Radice di lesse, che ti innalzi come segno per i popoli, tacciono davanti a te i re della terra, e le nazioni t’invocano: vieni a liberarci, non tardare.
Riflessione (Papa Francesco, Udienza generale, 23.08.2017)
La speranza cristiana si basa sulla fede in Dio che sempre crea novità nella vita dell’uomo, crea novità nella storia, crea novità nel cosmo. Il nostro Dio è il Dio che crea novità, perché è il Dio delle sorprese. (…)
Le pagine finali della Bibbia ci mostrano l’orizzonte ultimo del cammino del credente: la Gerusalemme del Cielo, la Gerusalemme celeste. Essa è immaginata anzitutto come una immensa tenda, dove Dio accoglierà tutti gli uomini per abitare definitivamente con loro. E questa è la nostra speranza. E cosa farà Dio, quando finalmente saremo con Lui? Userà una tenerezza infinita nei nostri confronti, come un padre che accoglie i suoi figli che hanno a lungo faticato e sofferto. Giovanni, nell’Apocalisse, profetizza: «Ecco la tenda di Dio con gli uomini! [… Egli] asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate […] Ecco io faccio nuove tutte le cose!».
Il Dio della novità! Provate a meditare questo brano della Sacra Scrittura non in maniera astratta, ma dopo aver letto una cronaca dei nostri giorni, dopo aver visto il telegiornale o la copertina dei giornali, dove ci sono tante tragedie, dove si riportano notizie tristi a cui tutti quanti rischiamo di assuefarci. (…)
Provate a pensare ai volti dei bambini impauriti dalla guerra, al pianto delle madri, ai sogni infranti di tanti giovani, ai profughi che affrontano viaggi terribili, e sono sfruttati tante volte … La vita purtroppo è anche questo. Qualche volta verrebbe da dire che è soprattutto questo. Può darsi. Ma c’è un Padre che piange con noi; c’è un Padre che piange lacrime di infinita pietà nei confronti dei suoi figli. Noi abbiamo un Padre che sa piangere, che piange con noi. Un Padre che ci aspetta per consolarci, perché conosce le nostre sofferenze e ha preparato per noi un futuro diverso. (…)
Fino al giorno in cui tutto si compirà, nel mattino in cui si estingueranno le lacrime, nell’istante stesso in cui Dio pronuncerà la sua ultima parola di benedizione: «Ecco – dice il Signore – io faccio nuove tutte le cose!». Sì, il nostro Padre è il Dio delle novità e delle sorprese. E quel giorno noi saremo davvero felici, e piangeremo. Sì: ma piangeremo di gioia.
Oggi preghiamo il Signore….
- perché cessi ogni guerra
- per i giovani che temono per il loro futuro, per chi ha perso il lavoro, per chi è in gravi difficoltà economiche e sociali: possano trovare pace nel Signore e aiuti concreti nella comunità cristiana e nelle istituzioni.
- Ognuno può aggiungere una o più intenzioni di preghiera.
Concludiamo con la preghiera del Signore:Padre Nostro
Un pensiero al giorno Anche se avrò aiutato una sola persona a sperare non avrò vissuto invano. (M. Luther King)